Le cose che fanno bene

Ho letto che ci sono cose che fanno bene:
1) Ho letto che guardare un panorama naturale aiuta la mente e lo spirito, permettendo di ritrovare equilibrio, di avere uno sguardo che "va oltre". Un atto che si traduce nell'alimentare, sebbene inconsapevolmente, la speranza e la pace.
Tutte le mattine appena alzata, quando apro la finestra per cambiare l'aria, il mio sguardo arriva fino al Monviso, saltando da una collina all'altra.
Punto numero 1: fatto.
2) Ho letto che il verde nella cromoterapia è associato alla guarigione, all'equilibrio (rieccolo!), alla crescita ed alla serenità.
La mia cucina è verde muschio, la sala ha i colori del verde salvia, il copriletto è verde primavera.
Inoltre tutte le mattine, almeno da aprile a settembre, dopo che chiudo le finestre per cambiare l'aria, i miei occhi hanno fatto il pieno di verde.
Punto numero 2: fatto
3) Ho letto che la mente va nutrita ed un modo per farlo è leggere, andare a teatro, al cinema o ad un concerto.
Da agosto ad oggi ho letto 7 libri, visto 5 spettacoli teatrali ed in uno di questi c'era anche un gruppo musicale, ammirato uno spettacolo di danza, 2 film all'aperto e visto opere d'arte.
Punto numero 3: fatto
A questo punto facendo i conti, per pura statistica, dovrei essere: molto equilibrata, serena e piena di speranza, con una mente nutrita e lucida come nemmeno la brillantina.
A onor del vero mi sento poco equilibrata, serena come le montagne russe (ad alti e bassi) e in quanto a speranza, di questi tempi …fate voi, ma per quest'ultima affido tutto e tutti al "Boss" che ci ha creati (Dio vede e provvede).
Quello che è certo è che godo del verde delle colline, dell'orizzonte che cambia colore con il giorno e con le stagioni e sono profondamente grata di vivere a Villadeati.
"A Villadeati non ci vieni per caso, a Villadeati ci vieni perché lo scegli" dice sempre Riccardo.
Io e Aldo abbiamo scelto di viverci, 25 anni fa.
Se il punto 1 e 2 sono merito del luogo in cui abitiamo con le sue caratteristiche naturali e paesaggistiche, vi stupirà forse sapere che anche il punto numero 3 è merito del luogo in cui abitiamo, ma in questo caso delle persone che credono nel valore della cultura ed in questa investono impegno, tempo e risorse.
A Villadeati non ci sono nemmeno 500 abitanti, la frazione in cui abito ne conta a malapena una trentina.
Ci si conosce un po' tutti e chi non si conosce io lo saluto lo stesso.
C'è una chiesa sconsacrata che si affaccia sulle colline. E' la chiesa di S. Remigio, luogo speciale dove tutto accade. Dove mi ritrovo a commuovermi, ridere, piangere, cantare, ridere e piangere ancora, dove resto a bocca aperta o dove la curiosità si amplifica. Ogni volta che esco dalla chiesa di S. Remigio mi sento fortunata e grata.
Tra l'amministrazione comunale e l'associazione Madreselva in questi anni ho potuto assistere a presentazioni di libri, spettacoli teatrali, cinema, conferenze, arte e danza. Hanno puntato sulla qualità ed il livello è sempre stato alto, più alto persino di questo cucuzzolo sperso tra le colline e io mi sono sentita portare in alto, come su un tappeto volante.
Per cui concludo con un grande GRAZIE a chi non si stanca e non si sconforta davanti alla burocrazia, davanti all'impegno necessario, davanti a chi "non aiuta", davanti alla fatica non solo fisica.
Grazie, GRAzie, GRAZIE
per il bene che mi fate!
Ps.: Se per caso siete tra quelli pignoli e fate il conto delle cose fatte al punto 3 sappiate che non sono riuscita a partecipare a tutte le proposte in programma e che il numero di libri letti (quest'estate) è merito di un'autrice scoperta ad una sua presentazione, da cui è nata la voglia di leggere e leggere e leggere ancora.